Breve introduzione all’etnopsichiatria francese, ispirazione

Accenno al convegno con la Moro

Breve spiegazione delle singole attività

La fase delle consultazioni ed il percorso di terapia vengono svolti presso la sede del Servizio, e vedono coinvolti psicologi ed assistenti sociali del NPIePEE insieme a psicoterapeuti, psicologi, psicomotricisti, insegnanti e mediatori culturali di Metisafrica. Le attività laboratoriali, di sostegno all’apprendimento, i percorsi individuali di psicomotricità e Sandplay Therapy, i momenti conviviali ed il corso di formazione vengono svolti presso la sede di Metisafrica, e vedono coinvolti operatori e volontari dell’associazione, insieme a membri dell’èquipe del Servizio. 

Le consultazioni, secondo le modalità specifiche dell’ etnopsichiatria, le valutazioni, effettuate attraverso tecniche classiche e metodologie innovative quale la Sandplay Therapy, le terapie, rivolte alla famiglia e al minore con percorsi diversificati a seconda delle esigenze e delle peculiarità di ogni singolo caso: questo il percorso seguito, con un affinamento delle strategie di presa in carico dato dall’esperienza condivisa e dalle riflessioni elaborate dal gruppo di lavoro. Di seguito, dopo la presentazione del dispositivo delle consultazioni, sono presentate le tipologie di laboratorio attivate presso la sede di Metis Africa come momenti del percorso di accoglienza e di cura, realizzati in sinergia con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile della ULSS 20. 

Dal 2005 prosegue la messa in opera del progetto di un Centro per l’aiuto psicologico al bambino ed adolescente migrante attivato nel marzo 2005 dal Servizio di Neuropsichiatria infantile della Asl 20. Il numero di utenti seguiti è andato aumentando di anno in anno, il confronto e lo scambio tra professionisti di diversi ambiti e tra essi ed i volontari ha permesso di creare una solida rete di sostegno e cura che lavora secondo criteri innovativi di ascolto e presa in carico, sia nella fase delle consultazioni, che in quella della terapia, che in quella delle attività laboratoriali proposte presso la sede di MetisAfrica. 

La collaborazione di MetisAfrica al progetto per un Centro per l’aiuto psicologico al bambino ed adolescente migrante attivato nel marzo 2005 dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile della ASL 20 di Verona  è continuata anche per l’anno 2008/2009, con un incrementarsi delle attività e dei servizi  realizzati sia presso la struttura del NPIePEE che presso la sede dell’Associazione.

Un numero sempre maggiore di minori e di famiglie viene coinvolto nelle attività proposte, e la rete di accoglienza e di sostegno è sempre più ampia e solida, così come lo scambio ed il confronto tra le figure professionali partecipi di questo progetto.

Questa circolarità e questa presenza articolata di spazi e proposte si è rivelato negli anni un punto di forza del progetto, ed un’importante occasione di incontro e di scambio sulla base di metodologie innovative di presa in carico e di terapia.

Nell’anno 2009/2010 si è realizzato il quinto anno di attività del Progetto del Centro per l’aiuto psicologico al bambino ed adolescente migrante, attivato nel marzo 2005 dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile della ASL 20 di Verona, e che vede dallo stesso anno la collaborazione dell’associazione di volontariato MetisAfrica.

Data la positività dell’esperienza, si è voluta mantenere la formula articolata e complessa che in questi anni ha permesso di coinvolgere sempre più famiglie di minori migranti in difficoltà e di approfondire la collaborazione, lo scambio ed il confronto tra le due realtà coinvolte, con l’importante obiettivo di fornire un servizio di accoglienza e presa in carico del minore e della famiglia sempre più rispondente ai bisogni della popolazione e alle nuove problematiche emerse nel territorio.

Un dato particolarmente positivo dell’attività progettuale del 2009/2010 è senz’altro l’arrivo di nuovi volontari ed operatori, attivi sia nei laboratori e che nei momenti di consultazione: l’inserimento di nuovi collaboratori si è reso necessario per far fronte all’aumento dell’utenza coinvolta nel progetto, e costituisce un’importane occasione di rinnovamento, di scambio e di apertura per il proseguimento delle attività in corso.

Anche quest’anno le sedi che hanno visto lo svolgersi delle attività previste dal Progetto sono state sia la struttura del Servizio di Neuropsichiatria infantile di via salvo d’Acquisto, sia la sede dell’associazione MetisAfrica di via Santa Felicita a Verona