OBIETTIVO  DEL PROGETTO:  Fornire acqua potabile e acqua per le coltivazioni e i campi; migliorare lo stato della salute della popolazione, soprattutto dei bambini (la fascia con più alto tasso di mortalità), contribuendo ad eliminare malattie derivate da parassitosi, infezioni batteriche, ecc; diminuire i rischi di denutrizione, malnutrizione e monoalimentazione grazie alla qualità dell’acqua e alle coltivazioni di legumi, ortaggi e piante da frutto; aiutare la conservazione delle piante in via di estinzione; favorire le coltivazioni di erbe officinali e gli orti botanici dei guaritori, poiché la medicina tradizionale è una grande risorsa di cura per la popolazione; incrementare la piantumazione di alberi, per creare zone d’ombra e sanificare luoghi malsani; contribuire al rispetto dell’acqua, considerato elemento religioso; combattere la desertificazione.

DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Il progetto si struttura in quattro interventi così distinti: 

Bacino di Bongo – ampiamento/approfondimento del bacino esistente, con la realizzazione di una parete perimetrale in cemento comprensiva di gradini per l’accesso all’acqua, per l’irrigazione dei campi e la coltivazione di un’ampia superficie in una vallata                                                                                                 

Pozzo di Ningaly Sal – Costruzione di un pozzo per l’acqua potabile, inesistente nel villaggio

Barrage di Barou-Kou – Costruzione di una piccola diga per il contenimento e la conservazione delle acque piovane durante la stagione secca, per permettere le coltivazioni e combattere la siccità

Pozzo-Cisterna Oyè – Scavo per la creazione di un pozzo/cisterna capace di raccogliere le acque del lago che si forma durante la stagione delle piogge e di mantenerle nella stagione secca per la sopravvivenza e le coltivazioni.

Il progetto è iniziato nel 2015 e vedrà la sua completa realizzazione entro il 2017, grazie al finanziamento della Tavola Valdese 8 per mille, ai contributi da parte del Cai di Verona e dei nostri soci.

Nel 2018 il progetto si è definitivamente concluso con il contributo della Stiftung Freie Gemeinschaftsbank di Basilea (Fondazione Banca Svizzera)