Presentazione

L’associazione Metis Africa onlus nasce nel 2001, dopo dieci anni di attività del Centro di formazione permanente Metis, con cui ci si è sempre più avvicinati all’etnoclinica e alle culture altre, soprattutto quelle africane. Dal 1999 si sono susseguiti viaggi annuali tra i Dogon del Mali, per ricerche e scambi nel campo educativo e di cura: tra di loro vi sono rinomati guaritori di follia e insegnanti. Il disagio psichico viene affrontato senza cronicizzazione, e la pedagogia africana da tempo è studiata come uno dei più complessi ed evoluti sistemi culturali di costruzione della persona. I viaggi in Mali e le ricerche sul campo affiancano e sostengono l’attività dell’Associazione che, da vent’anni, è attiva sul territorio di Verona e provincia e su quello italiano (Bologna, Roma, Scampia a Napoli, Milano, Vicenza, Vercelli, Modena, Trento, Rovereto, Mantova) con una serie di interventi differenziati ed articolati volti all’accoglienza di uomini e donne migranti e di famiglie straniere con problemi relativi all’area terapeutica, sociale ed educativa.  Gli interventi dell’Associazione sono mirati alla prevenzione e alla cura del disagio psico-sociale attraverso dispositivi terapeutici che possano prevenire e contenere le emergenze psichiche derivanti dal trauma migratorio e dai traumi causati dal difficile viaggio attraverso il deserto, la Libia e il mare o attraversando le numerose frontiere nei lunghi viaggi a piedi dall’Asia.  I viaggi dei migranti che abbiamo sino ad oggi incontrato, provenienti sia dall’Africa che dall’Asia, sono  costellati da violenze, abusi e lutti che lasciano ferite e lacerazioni sul corpo e nella psiche che possono avere conseguenze sui  figli anche se nati in Italia. La seconda generazione è spesso segnata dai traumi non risolti della migrazione famigliare e va sostenuta nel costruire un ponte tra le due culture di appartenenza, quella del paese di origine dei genitori e quella del paese in cui sono nati.   Curare i traumi derivanti dalla migrazione, quindi, ha il valore terapeutico di prevenzione sulla salute psichica e sull’inclusione sociale dei figli.  Nel corso degli anni, grazie a un ricco percorso di esperienza sul campo e ai viaggi di studio e di progetti in Mali e a una formazione permanente con realtà europee di prassi di intervento sul campo, abbiamo individuato diverse modalità di operare sul territorio italiano, che si sono rivelate particolarmente efficaci sia nel contenere e sciogliere disagi e patologie importanti che nel formare una nuova coscienza negli operatori.  L’esperienza maturata negli anni ci conferma che sindromi complesse sia negli adulti che nei minori, se lette tenendo conto delle specifiche culture di appartenenza, possono risolversi anche in breve tempo rafforzando la resilienza della persona.  L’Associazione, inoltre, è attiva anche nell’ambito della formazione in etnoclinica degli operatori delle strutture di accoglienza e di cura dei migranti.   Negli anni abbiamo rilevato che le modalità operative offerte dall’Associazione sono efficaci anche per la cura dei disagi nelle famiglie italiane in situazione di sofferenza psico-sociale e i Servizi si rivolgono all’Associazione anche per la presa in carico di queste famiglie o dei loro figli.   Metis Africa ha costituito al suo interno un gruppo di consultazione, formato da psicoterapeuti, psichiatri, psicologi, insegnanti, psicomotricista, musicoterapeuta, assistenti sociali, docenti universitari e mediatori culturali che accoglie uomini, donne e minori stranieri segnalati dai Servizi, dagli insegnanti, dai legali o da altre agenzie o persone.  A volte sono loro stessi a rivolgersi a noi o a segnalare un parente o un amico.  L’Associazione è orientata a seguire una linea terapeutica che vuole risanare le ferite dei traumi migratori e a non aggravare i vissuti lacerati dei migranti, spesso complicati da sintomi e sindromi che richiedono sguardi e trattamenti specialistici, capaci di tenere conto delle specifiche culture di appartenenza e dei parametri incrociati di stress desease, di choc migratorio e di resilienza individuali.  Si tratta di una linea terapeutica che ha finalità di prevenzione  di alcune sindromi e di gestione e contenimento delle emergenze terapeutiche nelle crisi acute di sofferenza psichica  che potrebbero, altrimenti, portare al ricovero psichiatrico, rivelatosi, nell’esperienza, inefficace.   A questo scopo, l’Associazione ha sempre tessuto rapporti di rete e di collaborazione con le strutture di accoglienza incontrate negli anni, con i Servizi, con i servizi psichiatrici e con le scuole.   Metis Africa ha fondato un “Centro per l’aiuto psicologico a bambini e bambine e agli adolescenti migranti” che ha operato in convenzione con il Servizio di Neuropsichiatria Infantile ASL 20 di Verona dal 2004 al 2011 e che ora prosegue con l’appoggio del Centro Servizi del Volontariato, di alcune scuole, talvolta con convenzioni con i Servizi Sociali di alcuni Comuni e con il contributo dei soci.  Nel corso degli ultimi anni e dal 2016, in particolare, le richieste di intervento sul territorio sono aumentate in modo significativo.  Assistenti sociali del comune di Verona, specialisti ed operatori dei Servizi di Neuropsichiatria Infantile dell’Asl 20 di Verona e Legnago (ora ASL 9 Scaligera), Operatori del SER.D di Vicenza hanno richiesto la consulenza dell’équipe etnoclinica di Metis Africa in situazioni particolarmente complesse in cui sono coinvolti adulti e  famiglie straniere.  È aumentato in modo considerevole il numero di adulti e minori che l’équipe ha preso in carico negli ultimi due anni.  Inoltre, è sempre più frequente la richiesta di sostegno da parte di operatori di S.P.R.A.R. e C.A.S. della provincia di Verona, del Veneto e di altre città d’Italia La maggior parte degli operatori non ha formazione specifica nell’affrontare disagi  complessi e di difficile lettura oltre che di intenso impatto umano; necessita di parametri per comprendere, accogliere e accompagnare le crisi e la sofferenza che gli ospiti esprimono nei lunghi mesi di permanenza. È presente la richiesta di consulenza da parte degli insegnanti che si interrogano sui codici di lettura dei disagi e delle crisi di studenti di II generazione, attraverso quali strumenti promuovere l’inclusione e come riuscire a dialogare con le loro famiglie  Nel contesto delle  pratiche di accoglienza dei migranti  la specificità dell’intervento di Metis Africa è la prevenzione e la cura delle sofferenze psichiche, il contenimento e il trattamento e delle emergenze che possono sorgere in famiglie e persone migranti.  A tal fine articola interventi differenziati che, oltre alla funzione terapeutica, favoriscono la resilienza e supportano l’inclusione sociale.

RIUNIONI DI ÉQUIPE, DI FORMAZIONE PERMANENTE E SUPERVISIONE

Parallelamente all’attività svolta nell’ambito delle consultazioni l’équipe di Metis Africa prosegue, in forma permanente, un intenso lavoro di scambio e di confronto sulle modalità di conduzione e partecipazione alle consultazioni attraverso l’analisi dei vissuti dei partecipanti, la supervisione di casi, letture, scambio di riflessioni ed impressioni, visione di filmati.

Gli incontri di autoformazione si svolgono a cadenza mensile,  mentre gli incontri di supervisione e le riunioni di équipe per la programmazione e le intervisioni sono a cadenza settimanale durante tutto l’anno e sono coordinate dalla dott.ssa Giulia Valerio.  Coinvolgono tra i 15 e i 20 partecipanti ad incontro, tra cui tutti i professionisti volontari, i volontari e i tirocinanti coinvolti nelle attività e gli operatori esterni che prendono parte ai laboratori educativo-terapeutici e alle formazioni.

Questo percorso interno di autoformazione sul dispositivo terapeutico delle consultazioni si è  rivelato, negli anni,  un’occasione preziosa di crescita, di riflessione condivisa sul lavoro svolto con l’alterità, di monitoraggio delle diverse attività svolte dall’associazione nell’accoglienza e nella cura dei minori e degli adulti  migranti.

FORMAZIONI

2003-2019 – “Progetto dogon” presso la Scuola elementare Lorenzo Milani di Palazzina (Verona)
2013-2019 – Formazione permanente in Etnoclinica per l’équipe di consultazione, i tirocinanti e gli associati in sede
2014 – 2017 – Corso biennale di Etnopsicoterapia presso Li.S.T.A, Scuola di specializzazione post universitaria in Psicoterapia, Milano, con R. Maisto e G. Valerio
2005 – “Per il bambino migrante – sostegno, cura, formazione per l’assistenza alla maternità, all’infanzia, alla famiglia”
2006 – “Esperienze vive a confronto – aiuto e sostegno per il disagio psico-sociale degli immigrati”
2007 – “I volti della migrazione”
2008 – “Il volontariato a scuola di alterità. Altri saperi, altre culture: possibili intrecci”
2009 – “La sindrome da trauma migratorio: sintomi, presa in carico e trattamento”
2010 – “Testo, contesto e narrazione: identità, percorsi e memorie migranti”
2010, 2011 e 2012 – “Formazione all’alterità”, con l’associazione Asinitas onlus di Roma e l’Archivio delle memorie migranti
2012 – Laboratorio di video partecipato con D. Yimer e G. Cederna
2012-2014 – “Lo sguardo dell’altro” presso il Liceo Classico Maffei di Verona
2013 – “Incontrare l’alterità” per insegnanti, operatori, psichiatri, assistenti sociali di San Martino Buonalbergo
2013 – “Corso per insegnanti funzione intercultura”, San Martino Buonalbergo
2013 – “Corso di formazione etnoclinica” per l’associazione Mammut di Scampia
2014 – “Dell’acqua e di altri spiriti”, Verona
2015 – “Aggiornamento sull’etnoclinica con i migranti nell’ambito delle dipendenze patologiche”, 4 giornate SerD, Ulss 6, Vicenza
2015 – “Elementi di Etnoclinica” presso Il Telaio delle Arti, Milano
2015 – “Principi di etnoclinica”, lezione presso l’Università di Trento, corso di Sociologia della Salute (prof. D. Galesi)
2015 – “Percorsi e racconti in migrazione: l’approccio transculturale in Psichiatria e ipotesi per interventi innovativi”, Verona, Psichiatria Borgo Roma
2015 – “Il paziente straniero, l’accoglienza e la presa in carico dell’utente secondo il modello etnoclinico per un approccio facilitato”, per il Servizio di Neuropsichiatria Infantile, Ulss 18, Rovigo
2015 – “Pedagogia africana: immaginari a confronto”, con G. Valerio e R. Bartolucci per il corso di formazione MigrAzioni, Progetto Sud, Sprar e Pro Alter di Lamezia Terme
2015 – “Tra madre e bambino”, G. Valerio e R. Bartolucci per Pianoterra onlus, Napoli
2015-2016 – Laboratori etnomusicali e consultazioni etnocliniche per Mantova Solidale
2016 – Relazione al convegno “La protezione internazionale ed il sistema di accoglienza dei richiedenti asilo in Italia”, per Asgi, CGIL e Avvocato di strada, Mestre
2016 – “Aggiornamento sull’etnoclinica con i migranti nell’ambito delle dipendenze patologiche”, 4 giornate SerD, Ulss 6, Vicenza
2016 – “Somiglianze e differenze” con G. Valerio e F. Remotti per Asnada onlus, Milano
2016 – “Relazioni con l’invisibile e elementi di altre pedagogie” presso Il Telaio delle Arti, Milano
2016 – “Nuove emergenze sociali e nuovi strumenti di approccio: il contributo etnoclinico”, corso di formazione per volontari con Rui Frati, Apam Dolo, Michele Oldani, Giulia Valerio, Roberto Maisto, Rita Bartolucci e Batul Hanife per il CSV di Verona
2016 – “Migranti ed accoglienza. La relazione con l’Alterità”, Corso di formazione di tre giornate per il CSV, Verona
2016 – “La presa in carico del paziente migrante: prospettive etnocliniche”, 2 giornate, SerD Montecchio
2016 – “La consultazione con i migranti. Strategie metodologiche e percorsi operativi”,  etnoclinica”, seminario curricolare di 3 giornate con D. Comparotto, R. Bartolucci e G. Valerio presso l’Università di Trento, corso di Sociologia della Salute (prof. D. Galesi)
2017 – “Sull’accoglienza e la presa in carico degli ospiti. Criticità e strumenti operativi”, CESVIP, Antegnate (BS), 3 giornate
2017 – “La consultazione etnoclinica con i migranti nell’ambito delle dipendenze patologiche”, 4 giornate SerD, Ulss 6, Vicenza
2017 – “Sull’accoglienza e la presa in carico degli ospiti. Criticità e strumenti operativi” per A.cross (Affi, Caprino e Lessinia)
2017 – “Dell’invisibile e della crescita della vita. Pedagogia africana e relazioni”, Giulia Valerio per In&Out, ASP Messina
2017 – L’incontro con i migranti: prospettive etnocliniche e strumenti operativi”, Asl San Bonifacio
2017 – “Prospettive etnocliniche: le frontiere dell’invisibile”, Giulia Valerio per Le patologie di confine, Messina, CIPA
2017 – Formazione e supervisione per gli SPRAR di Pro Alter, Messina e Reggio Calabria
2017 – “La consultazione con i migranti. Strategie metodologiche e percorsi operativi”,  etnoclinica”, seminario curricolare di 3 giornate con D. Yimer, C. Formenti, F. Brunelli, E. Tricarico, R. Bartolucci e G. Valerio presso l’Università di Trento, corso di Sociologia della Salute (prof. D. Galesi)
2017 – “Sull’accoglienza dei migranti: Presa in carico e insegnamento della lingua”, Consultazioni etnocliniche e formazione per Mare Nostrum, Modena
2017 – “La presa in carico del paziente migrante: prospettive etnocliniche”, –  SerD Montecchio
2017 – “Sull’accoglienza e la presa in carico degli ospiti. Prospettive etnocliniche” per operatori, dirigenti, insegnanti delle cooperative di Vercelli.
2017-2018 – “Sull’accoglienza e la presa in carico degli ospiti. Criticità e strumenti operativi”,  incontri di formazione per Olinda, Medole (MN)
2017-2019 – “I luoghi dell’accoglienza”, formazione per insegnanti e laboratorio per studenti per Ist. Superiore don Milano, Rovereto.
2018 – “In e Out: intervento transculturale per l’assistenza psichiatrica” – ASP Messina, Catania e Siracusa.
2018 – “Percorso di ricerca e formazione per interventi con famiglie di culture diverse”, per avvocati, giudici, assistenti sociali, insegnanti, psicologi, psicoterapeuti e psichiatri, educatori e operatori – Servizio Politiche Sociali Provincia di Trento.
2018-2019 – Formazione per operatori in strutture di accoglienti vittima di tratta – CIF Trento
2018-2019 – Convenzione per incontri di formazione e laboratori per minori migranti, Istituto Don Calabria Verona e Ferrara.
2019 – “La relazione con famiglie migranti”  Percorso formativo per le operatrici dei nidi di Trento – Fondazione Demarchi e Ufficio Infanzia del Comune di Trento