Aprile 2021

Nel mese di Aprile,  a causa del  protrarsi dell’emergenza sanitaria conseguente ai frequenti attacchi terroristici nei villaggi della regione, il direttore dell’Ospedale Dott. Dicko, ci ha inoltrato una richiesta per la sostituzione dei  materiali inizialmente previsti nel progetto “Ospedale di Sangha 2020”, con la fornitura di: un Apparecchio per Raggi X e un Estrattore di Ossigeno.  Negli ultimi due anni l’ospedale ha affrontato con coraggio l’emergenza sanitaria dovuta agli attacchi terroristici di bande armate che colpiscono la regione Dogon.  Le indicazione del dott. Dicko e del nostro referente per i progetti a Sangha, Mr. Apama Dolo, hanno l’obiettivo di garantire alla popolazione cure e diagnosi evitando  il più possibile spostamenti dal territorio della Falesia, dell’altopiano  e della pianura.

L’Ospedale è sprovvisto   di un Radiografo.  Per avere indagini radiologiche, i pazienti devono  raggiungere, a piedi o con mezzi di fortuna,  l’ospedale di Sèvarè-Mopti a oltre cento chilometri, o l’ospedale di Bamako a un giorno di viaggio, esponendosi agli attacchi delle bande di terroristi.  Inoltre, le cure mediche in Mali sono a pagamento e per la popolazione,  che vive di agricoltura e di piccoli commerci nei mercati locali, è impossibile accedere agli accertamenti e alle cure.   L’estrattore di ossigeno consentirà all’ospedale di poter affrontare terapie legate a patologie respiratorie diffuse e  decorsi post-operatori più complessi. La dotazione di questi strumenti diagnostici  e terapeutici permetterà di accogliere un numero sempre maggiore di pazienti da tutta la regione.

Il progetto iniziale è stato rimodulato e il  nostro finanziatore, Tavola Valdese Fondi Otto per Mille,  ha accolto favorevolmente la richiesta.

Un sentito grazie, quindi,  a “Otto per Mille della Chiesa Valdese”  per la realizzazione di  questo progetto. 

Grazie anche ai nostri Soci che ci hanno sostenuto per il completamento dei costi. 

Prevediamo  di poter effettuare la consegna delle apparecchiature entro i prossimi mesi (Luglio/Agosto 2021).

 

Gennaio 2022

L’arrivo e l’installazione della strumentazione  era prevista  per agosto 2021, ma è stato possibile effettuare il  trasporto e procedere all’installazione a gennaio 2022.  Grazie alla  concessione della Tavola Valdese – 8 per Mille –   abbiamo potuto portare a termine tutte le procedure necessarie.  Il ritardo della consegna è stato motivato dai continui attacchi terroristici che si sono susseguiti nella regione da settembre a dicembre 2021 rendendo  molto pericoloso il trasporto.  Il fornitore, Reforme Medical Service di Bamako,  ha  temuto che il camion  potesse essere attaccato mettendo a rischio la vita dell’autista e il prezioso carico.  Metis Africa è stata in contatto costante, più volte la settimana, con il direttore sanitario dell’ospedale e con il responsabile dei progetti a Sangha, Mr. Apama Dolo.  Oltre a tenere i rapporti con il fornitore hanno  valutato il momento più opportuno per procedere alla spedizione.  Il viaggio da Bamako a Sangha dura, in media, una intera giornata ed esiste un’unica strada, in questi anni, presidiata da gruppi di terroristi.  A dicembre la situazione si è tranquillizzata, gli attacchi sono diminuiti e il fornitore, in accordo con il direttore sanitario, ha spedito la strumentazione.  Il dottor Dicko si è recato a Bamako ed ha viaggiato sul camion per accompagnare il carico.  L’Apparecchio per Raggi X e l’Estrattore di Ossigeno sono giunti a Sangha a Gennaio 2022.  Il Radiografo è il terzo in tutto il Mali (uno è nell’ospedale di Bamako e uno a Mopti) e permetterà di fornire un servizio di diagnostica alla popolazione  dei villaggi del comune di Sangha che conta 39.300 abitanti, e  anche, ci comunica il dott. Dicko, alla popolazione dell’intera regione, circa 60.000 abitanti. 

A  testimonianza della  rivoluzione nella diagnostica e nei servizi che questi strumenti  porteranno nella regione, citiamo le parole che il dott. Dicko ci ha scritto a Gennaio in un messaggio,  qualche giorno dopo l’arrivo del radiografo a Sangha: “Bonsoir, l’appareil est arrivé à Sangha, il y a une semaine.  On n’etait en train d’aménager un local.  Le fornisseur doit venir bientot pour l’installation.  C’est la joie qui m’anime”. (“Buonasera, l’apparecchio è arrivato a Sangha da una settimana. Stiamo attrezzando un locale. Il fornitore verrà presto per l’installazione. E’ la gioia che mi anima”).  

Un tecnico dell’ospedale ha frequentato una formazione a Bamako per quattro mesi per impararne l’utilizzo.   Il servizio di radiografia  sarà   gratuito. In Mali la sanità è a pagamento e, prima dell’installazione del radiografo nell’ospedale di Sangha, i pazienti avrebbero dovuto pagare un prezzo inaccessibile per l’economia di qualsiasi famiglia locale, esponendosi ad alti rischi di attacchi terroristici per recarsi a Mopti o Bamako.  L’ospedale sta diventando un punto di riferimento per l’intera regione.  Attualmente vi lavorano tre medici di tre etnie diverse: un peul (il direttore sanitario dott. Dicko), un bambara e un dogon.   Questa collaborazione è una ulteriore conferma di quanto i disordini nella zona non siano inter-etnici, ma si collochino nel quadro di complesse strategie terroristiche.  L’ospedale, inoltre, accoglie numerosi stagisti e  attualmente vi lavorano quattordici levatrici, tutte formate presso l’ospedale, una ostetrica da Bamako e quindici tra infermieri e operatori sanitari.