La collaborazione con l’allora  dott. Ibrahim Ouologuem e con l’attuale Direttore  Dott. Dicko,  con tutto il personale sanitario dell’ospedale di Sangha continua da diversi anni e si è fatta via via più intensa e ben organizzata.

Il progetto, nella sua complessità,  è  nato durante un  viaggio di missione del 2004-2005, con la segnalazione da parte di amici dogon,  di come in questa regione aspra e difficile del Mali la parte di popolazione più a rischio di morbilità e mortalità  fosse quella delle donne e dei bambini. 

Nel corso di lunghi incontri i volontari si sono confrontati con il Direttore dell’Ospedale ed hanno potuto conoscere la sua serietà professionale e la sua provata onestà.

Ci è stato illustrato a lungo  la difficile situazione della sanità locale, sostenuta solo in minima parte dallo Stato e  dalla stessa comunità: la mancanza di elettricità, di acqua corrente, di spazi sufficienti ai pazienti ricoverati, la mancanza dei medicinali più comuni, del materiale sanitario più semplice si sommano alle condizioni di vita molto difficili e alla presenza  diffusa di malnutrizione e denutrizione a causa delle frequenti siccità e carestie,  di malaria, di malattie endemiche di vario genere. 

I bambini e le donne in gravidanza sono i primi a soffrire pesantemente di questa situazione..

Da allora MetisAfrica, sostenuta dalla Tavola Valdese 8 x mille  e dalla Fondazione Cariverona , ha realizzato una serie di interventi volti al potenziamento della cura della maternità e della prima infanzia presso l’ospedale di Sangha, al quale si rivolgono gli abitanti di tutto l’ampio territorio circostante.

Da un primo finanziamento per l’acquisto di medicinali e materiale sanitario si è arrivati alla costruzione di quattro stanze per il reparto della maternità (Koumousso 2005 ed integrazione del 2007), e poi all’inizio della costruzione di tre stanze di degenza pediatrica, con relativo ambulatorio e stanze di servizio (Cura e Pediatria della prima infanzia nel Paese Dogon del Mali, 2008/2009- 2010/2012). finanziato dalla Tavola Valdese 8 x mille.

Successivamente è stato ampliato il reparto maternità con la fornitura di nuove attrezzature e materiali medicali. (2010/2012).

Infine si è giunti al rifornimento costante di attrezzature mediche quali l’autoclave, per la sterilizzazione di ferri e tessuti, e l’elettrobisturi, ecografo, ecc. (2013/2014).

In ultimo il progetto “ Materno-infantile” (2015/2016) per il completamento delle attrezzature e materiali medicali dei reparti maternità e pediatria.  Finanziato dalla Fondazione Cariverona

Nel 2016/2017 è stata fatta la costruzione di un nuovo laboratorio di analisi e dell’impianto di condizionamento dell’aria nella sala operatoria, finanziati dalla nostra Presidente e dai nostri Soci.

Questi progetti hanno aumentato  la capienza del reparto maternità  e con essa il numero di donne che possono essere seguite: sono aumentati i parti in ospedale, soprattutto nei casi in cui si presentino delle difficoltà che richiedono il parto cesareo. In questo modo il numero delle morti per parto è drasticamente diminuito, e con esso le tragiche conseguenze che colpiscono i familiari ed il villaggio: il decesso della madre durante il parto, è nel mondo dogon una disgrazia senza pari, che il villaggio fatica ad affrontare  perché, oltre alle naturali conseguenze per il marito, i figli rimasti e la famiglia, comporta uno squilibrio molto grave per l’intera comunità, che coinvolge la relazione con il mondo del sacro, e necessita di riti purificatori difficili e dolorosi.

Inoltre il rifornimento costante di medicinali e di materiale sanitario ha permesso al personale medico di operare con una tranquillità che prima non conosceva, sapendo ogni volta di avere i fili da sutura per realizzare gli interventi chirurgici necessari per un anno, di poter contare sulla quantità necessaria di disinfettante da sala operatoria, su farmaci specifici ed attrezzature diagnostiche che migliorano notevolmente la qualità del lavoro. 

Nel corso delle varie  missioni per i volontari di MetisAfrica è stata palpabile, e verificata ad ogni incontro, la riconoscenza della popolazione di Sangha per gli interventi di sostegno all’ospedale.