Progetto per sostenere l’autonomia, la sussistenza e le coltivazioni nel Paese Dogon in Mali
Descrizione del progetto:
- Costruzione Pozzo Ogolley – Sangha.
Questa costruzione garantisce un radicale miglioramento delle condizioni di sopravvivenza degli uomini e delle donne che per i quattro mesi della stagione estiva coltivano l’estensione dei campi adiacenti a Sangha. L’acqua con cui si abbeverano, cucinano e lavano è stata fino ad ora una pozza di acqua malsana; il nuovo pozzo porta con sé la diminuzione di tutte le malattie, le infezioni e i contagi derivanti dall’assunzione di acqua infetta; il netto miglioramento delle condizioni igieniche: la possibilità di cucinare con acqua pulita e di rendere il nutrimento molto più sano e abbondante; la possibilità di abbassare la temperatura corporea e i disagi dell’eccesso di calura; l’abbattimento dei rischi di disidratazione; la possibilità di tenere e annaffiare un piccolo orto con alcune verdure, per tagliare la mono-alimentazione cui sono altrimenti obbligati i coltivatori e gli abitanti dei vicini villaggi.
- Costruzione Ponte di Olguiné – Sangha
Al confine con il comune di Sangha vi è il Comune di Wadoubà, con cui sono tessuti legami di parentela: la stagione delle piogge provoca la tracimazione di bacini d’acqua e le inondazioni delle vie di comunicazione. Per questi motivi il villaggio di Olguinè resta isolato, provocando l’interruzione di tutti i legami familiari e sociali che garantiscono la coesione e la sussistenza delle comunità Dogon. Questa costruzione è essenziale per poter aver accesso alle scuole, che si trovano al di là della distesa d’acqua; l’accesso all’Ospedale di Sangha e ai CESCOM (Centri di salute comunitaria) in caso di necessità; la frequenza dei mercati per i generi di prima necessità
Il progetto è stato finanziato dalla Tavola Valdese Otto per mille